BLOG | ar002
[iMPORTANZA DEL CDE]
Collaborazione e condivisione dei dati in ambiente BIM:
L’importanza di cde/acdat
In ambiente BIM, la collaborazione e la condivisione dei dati tra i vari stakeholders coinvolti nel progetto sono elementi fondamentali per garantire il successo dell’intero processo. Lo strumento chiave per poter garantire il raggiungimento di questi fini è l’Ambiente di Condivisione dei Dati.
L’Ambiente di Condivisione dei Dati (CDE – Common Data Environment è una piattaforma digitale centralizzata, generalmente cloud-based nelle sue soluzioni più innovative, che consente la raccolta, la gestione, la condivisione e l’archiviazione delle informazioni di progetto in modo strutturato, sicuro, tracciabile.
Questa piattaforma è essenziale per assicurare che tutte le parti coinvolte nel progetto abbiano accesso alle stesse informazioni aggiornate, nel rispetto dei vincoli di autorizzazione legati al proprio ruolo specifico, riducendo così il rischio di errori, duplicazioni e disallineamenti.
Vantaggi dell’adozione di un CDE
- Unica fonte di verità | L’ambiente di condivisione dei dati garantisce che tutti gli stakeholder accedano e utilizzino la stessa versione aggiornata delle informazioni. Questo evita la dispersione dei dati e le interpretazioni errate che potrebbero derivare dall’uso di versioni diverse, non up to date, dello stesso documento. Centralizzando la gestione dei dati, si riducono le discrepanze e si migliora la coerenza delle informazioni, contribuendo a una maggiore efficienza complessiva.
- Efficienza operativa | L’uso di un ambiente di condivisione dati semplifica i processi di revisione e approvazione dei documenti, riducendo i tempi necessari per aggiornare i dati e distribuire le informazioni tra i team. Automatizzando le notifiche di aggiornamento e le versioni, si permette ai team di risparmiare tempo tecnico e di concentrarsi sugli aspetti più strategici del progetto, migliorando le metriche di produttività.
- Coordinamento multidisciplinare | L’ambiente di condivisione dei dati facilita l’interazione tra professionisti di diverse discipline, consentendo loro di lavorare simultaneamente e in modo coordinato su un’unica piattaforma comune. Questo favorisce un approccio integrato alla progettazione, in cui le interferenze tra i diversi modelli vengono rilevate e risolte tempestivamente, migliorando la qualità complessiva del progetto e riducendo i rischi di errori di diverso tipo.
- Tracciabilità e sicurezza | Ogni azione effettuata all’interno dell’ambiente di condivisione dati è tracciata e registrata, garantendo la cronologia completa delle modifiche e delle versioni dei documenti. Questo non solo permette di risalire facilmente a eventuali errori o incongruenze, ma assicura anche che i dati sensibili siano protetti da accessi non autorizzati. La tracciabilità e la sicurezza offerte sono essenziali per rispettare le normative e per garantire la trasparenza nei processi di gestione delle informazioni.
- Riduzione degli errori | La centralizzazione dei dati in un ambiente di condivisione riduce significativamente il rischio di errori umani, come l’uso di informazioni obsolete o la perdita di dati importanti. La possibilità di eseguire analisi e simulazioni basate su dati aggiornati aiuta a prevedere e mitigare i potenziali problemi, migliorando la qualità finale del progetto e evitando modifiche correttive in fase di esecuzione.
RIFERIMENTI NORMATIVI
In Italia, l’importanza del CDE è sottolineata da strumenti normativi e legislativi ampiamente riconosciuti.
- ISO 19650 | Questo standard internazionale ISO definisce i principi per la gestione delle informazioni in ambiente BIM, includendo la struttura e le caratteristiche del CDE.
- UNI 11337 | La norma italiana UNI specifica i requisiti per la gestione digitale dei modelli informativi nel settore delle costruzioni per il contesto italiano in coerenza con gli standard ISO, includendo indicazioni dettagliate sulla creazione e l’uso di un ACDat.
- DM 560/2017 (Decreto Baratono); D.Lgs. 36/2023 (Nuovo Codice dei contratti pubblici) | Tutti i decreti e gli organi legislativi riferiti all’ambito dei contratti pubblici in vigore impongono l’obbligo per le stazioni appaltanti di utilizzare un ambiente di condivisione dei dati all’interno di contesto di progettazione BIM, promuovendo efficienza e trasparenza.
integrazione multidisciplinare
Le potenzialità di utilizzo di un ambiente di condivisione dei dati sono amplificate quando si considera l’integrazione multidisciplinare all’interno di un progetto BIM. In generale, i suoi vantaggi di applicazione si esprimono in modo direttamente proporzionale alla complessità del progetto cui viene applicato.
Gli architetti, gli ingegneri strutturali, i progettisti MEP (Mechanical, Electrical, Plumbing) e altri professionisti possono lavorare simultaneamente e in modo coordinato, utilizzando modelli e dati condivisi sempre nell’ultima versione aggiornata.
Questa integrazione facilita diversi aspetti di coordinamento e management, tra cui la gestione delle interferenze (clash detection) e la gestione multidimensionale delle componenti tempo (4D) e costi (5D).
In OLOS sosteniamo con decisione che l’utilizzo di un ambiente di condivisione dei dati sia un elemento chiave per processi di progettazione all’interno di ecosistemi evoluti BIM-based.
La nostra esperienza e competenza nell’implementazione e nell’utilizzo di questi strumenti ci permette di supportare i nostri clienti in tutte le fasi della progettazione integrata, garantendo una gestione coordinata e interdisciplinare.
Autore: Edoardo Marcandelli
Architetto e Ingegnere Civile e Ambientale, mette a sistema esperienze di progettista e consulente BIM nel settore AEC. Si occupa di consulenza, coordinamento e formazione in materia di gestione informativa.
Profili social
Data di scrittura: agosto 2024
Parole chiave: #BIM #PointCloud #Innovation
"λέξη"
Se desideri approfondire come un ambiente di condivisione dei dati può trasformare il tuo modo di gestire le complessità che caratterizzano la progettazione integrata, CONTATTACI per una consulenza personalizzata!
